06 Apr Mal di denti: cosa prendere, e cosa evitare di fare?
La salute è il silenzio del corpo. Se senti mal di denti non è mai un buon presagio, il più delle volte è un campanello d’allarme per un disturbo più ampio. Nell’articolo di questo mese cercheremo di analizzare la cause di un improvviso mal di denti e i possibili rimedi. E se invece il mal di denti ti sta facendo soffrire, non esitare a contattarci: la regola numero uno è sempre quella di rivolgersi a uno specialista, evitando i rimedi fai da te.
Il mal di denti è uno dei disturbi più fastidiosi che possiamo provare. Chi lo ha sperimentato è concorde nel dire che sia uno dei peggiori dolori che si possano provare perché il male si espande anche a testa, schiena e collo.
Non tutte le fitte però sono uguali: talvolta si tratta di un dolore pulsante, altre volte di un dolore continuo, altre volto cresce piano piano, altre si tratta di un male improvviso.
Comprendere, e condividere con il tuo dentista, di che tipo di dolore stai soffrendo vi aiuterà a individuare subito le cause e a porvi rimedio velocemente.
Per valutare il dolore ai denti, è necessario tenere in considerazione alcuni parametri importanti:
> Intensità del dolore (tollerabile, acuto, lancinante, insopportabile).
> Localizzazione del mal di denti (colpisce un canino, un molare, un dente del giudizio, coinvolge più denti ecc.).
> Frequenza: il dolore è continuo o intermittente.
> Possibile accentuazione del dolore con alimenti caldi, freddi, amari, salati, acidi, zuccherati…
> Velocità d’esordio (dolore improvviso, progressivo).
> Co-presenza di sintomi satelliti come sanguinamento gengivale, febbre, alito cattivo ecc.
Il mal di denti può essere dovuto a molteplici cause:
- La carie può essere una delle cause legate al mal di denti. All’inizio non è accompagnata da dolore, i sintomi spuntano solo in una fase successiva, quando la carie raggiunge la dentina (area che si trova sotto lo smalto). Quando la carie diventa dolorosa dunque il problema è già molto esteso e l’unica soluzione è intervenire, eliminando la carie.
- Anche la pulpite, l’infiammazione della polpa dentaria, e la periodontite, l’infiammazione dei tessuti di sostegno del dente, possono causare dolore intenso che può cronicizzarsi.
- Altro motivo, possono essere i cosiddetti denti del giudizio. Si tratta di quattro denti molari che, se sono posizionati male, possono portare all’infiammazione della gengiva per compressione o per infezione. I sintomi sono simili a quelli causati dall’ascesso.
- Il dolore più forte in genere è quello dovuto a un ascesso, un’infezione dovuta a batteri confinati nei tessuti che circondano il dente.
Il mal di denti è un campanello d’allarme, un chiaro segnale di allerta, che dovrebbe indurre a chiedere l’intervento del dentista.
Il dolore ai denti, specie quello di natura infettiva, impone sempre una visita di controllo dallo specialista. Come sappiamo, infatti, i tessuti dentali non possono guarire spontaneamente perché non godono di capacità rigenerativa.
Troppo spesso, però, il mal di denti viene erroneamente banalizzato o peggio, si cerca di risolverlo con metodi fai da te. Simili comportamenti possono rivelarsi particolarmente deleteri per la salute del cavo orale. In presenza di un’infezione in atto, il mal di denti potrebbe infatti accentuarsi sempre più, fino a divenire veramente insopportabile e creare un danno sproporzionato. Non contattare un dentista e tentare di soffocare il dolore ai denti con grandi dosi di farmaci analgesici, non può che ingigantire il danno nel lungo termine.
Non contattare un dentista e tentare di soffocare il dolore ai denti con grandi dosi di farmaci analgesici, non può che ingigantire il danno nel lungo termine.